Incertezza politica e fragilità economiche le cause del calo di consumi (-5% circa in Russia, -13% gli acquisti dei russi in Italia da inizio anno). Miglioramenti previsti dal 2017, grazie alla riduzione dei dazi.
"Le incognite del mercato russo di alta gamma”, il convegno organizzato da Fondazione Altagamma, ha fotografato lo scenario macro-economico Russo dove pesano gli effetti della crisi in Crimea, indicatori economici non brillanti e i prezzi d’affitto per il retail tra i più alti d’Europa. Nel 2017 si prevedono i primi effetti positivi dell’ingresso della Russia nel WTO.
Il quadro generale economico e politico è stato illustrato oggi nel corso dell’evento a Milano da Armando Branchini, Vice Presidente di Fondazione Altagamma, Paolo Magri, Vice Presidente esecutivo e Direttore di ISPI, Regina Von Flemming, CEO di Axel Springer Russia e Publisher di Forbes e Forbes online Russia, Alexander Bogomolov, Editor-in-Chief di Forbes Russia online.
I dati sono stati commentati, nella tavola rotonda di chiusura, da sei imprenditori Altagamma che hanno condiviso esperienze e punti di vista su questo mercato chiave per l’alto di gamma: Stefano Core (Driade), Giovanni Geddes da Filicaja, (Ornellaia), Fabio Gnocchi (Brunello Cucinelli), Matteo Lunelli (Cantine Ferrari), Andrea Perrone (Ferrari Brand) e Alessandro Varisco (Moschino).